... palinsesto articolato
Frutto di tanto impegno è l’articolato palinsesto che caratterizza la programmazione di Radiopiave. Dalla Messa trasmessa in diretta ogni giorno dalle 7.25 alle 8, alla rubrica “Effetto notte inBlu” dalle 22 alle 24. In mezzo tante notizie. A partire dal notiziario delle8 di Radiovaticana, proseguendo con i radiogiornali locali (quelli più coperosi, di 15 minuti, e quelli più corti, di 5 minuti). E poi la rassegna stampa, le previsioni del tempo, le offerte e le richieste di lavoro, i programmi dedicati alla lettura, alla musica, le rubriche di intrattenimento e di approfondimento, i fili diretti, le finestre aperte su tante realtà provinciali e del Nordest, ma anche dell’Italia e del mondo, con approfondimenti di carattere spirituale ed ecclesiale, ma anche interviste a cantanti e produttori e la presentazione di tanti paesi del mondo, con le loro attrattive, ma anche con i loro problemi. Una radio locale, voce del Bellunese, ma anche aperta al mondo, che mette in comunicazione le varie zone della provincia, ma che dialoga anche oltre i confini nazionali.
... in tutta la provincia
Uno dei fiori all’occhiello di Radiopiave è la sua capacità di raggiungere tutte le zone della provincia. Un traguardo che le consente di mettere in comunicazione i tanti campanili e le tante valli di un territorio montano molto articolato, proponendosi così come uno strumento prezioso di dialogo e confronto, come voce che può essere ascoltata realmente in tutta la provincia e che davvero può dare spazio a tutto il territorio. Vale la pena sottolineare che in montagna è molto difficile diffondere il segnale radio. In pianura basta un rialzo e il segnale si propaga ovunque senza problemi, a 360 gradi. In montagna invece ci vogliono tanti ripetitori in grado di superare le asperità del terreno e di far giungere il segnale anche in valli anguste ed isolate. Ciò ha comportato negli anni la predisposizione di un sistema di diffusione molto articolato che, partendo da Belluno (e dagli studi esterni collocati in Valbelluna, Agordino, Longaronese e Cadore) rimbalza da una cima all’altra, da un ripetitore all’altro, fino ad assicurare la ripetizione del segnale in ogni dove. Un sistema complesso e impegnativo (anche da un punto di vista gestionale), ma che garantisce a tutti i Bellunesi le stesse possibilità informative.
... le nuove tecnologie
I trent’anni di vita di Radiopiave sono stati segnati da una continuità ideale nelle motivazioni del servizio e negli obiettivi di informazione e di formazione. Ma questi trent’anni sono anche stati segnati dagrandi cambiamenti, da una vera rivoluzione tecnologica. Dai registratori e dagli apparati di diffusione della prima ora si è via via passati a sistemi sempre più moderni e sofisticati, arrivando a una gestione completamente informatizzata. Ora Radiopiave può avvalersi di una regia automatica in grado di gestire con precisione spot, notizie e musica e di miscelarli a seconda delle esigenze con grande precisione. Negli anni è naturalmete migliorata anche la qualità del segnale che viene diffuso e anche la possibilità di riceverlo, venendo incontro anche alle esigenze degli automobilisti tramite un’apposita apparecchiatura chiamata Radio Data System (Rds) che consente di ricevere il segnale di Radiopiave senza dover cambiare frequenza anche quando si cambia vallata. Solo qualche esempio delle nuove tecnologie che caratterizzano la radio e che continuano a svilupparsi, consentendo all’emittente di essere all’avanguardia e di garantire la massima qualità e affidabilità ai contenuti che vengono affidati al segnale.
... in dialogo con altre radio
Radiopiave da anni ha intessuto un dialogo e un rapporto di collaborazione con altre radio simili, mettendo insieme forze ed energie, in modo da realizare trasmissioni e prodotti più efficaci ed accattivanti. Una realtà che è cresciuta via via e che va sotto il nome di “InBlu”. Si tratta dell’unione di più di 200 emittenti sparse in tutta Italia che si sono messe insieme per dare più qualità ai loro ascoltatori, condividendo anche dei programmi in diretta in determinate fasce orarie. Ogni emittente conserva il proprio radicamento nel suo territorio, ma insieme forma anche una grande radio nazionale in un mix particolarmente efficace che si basa su uno scambio continuo di contenuti ed esperienze e l’utilizzo anche di notizie e programmi messi a disposizione da “Blusat”, una sorta di “banca” di programmi satellitare promossa dalla Fondazione comunicazione e cultura collegata alla Conferenza episcopale italiana.